
Maggio 27, 2025
Dopo il nostro intervento in Senato davanti alla Commissione Giustizia, alcune senatrici hanno presentato emendamenti in grado di modificare le leggi in vigore e ridurre la sofferenza di milioni di animali sfruttati a scopo alimentare. Ma la Commissione li ha respinti tutti.
Rivedi il nostro intervento alla Commissione Giustizia in Senato:
Le cinque proposte chiedevano di riconoscere gli equidi come animali di affezione e vietare il maltrattamento genetico, le mutilazioni negli allevamenti e la macellazione senza stordimento. Un altro emendamento prevedeva di istituire un fondo nazionale dedicato alla transizione cage-free.
Con la decisione della Commissione, questi emendamenti non vedranno la luce, nonostante la Costituzione italiana si impegni a tutelare tutti gli animali, compresi quelli allevati a scopo alimentare.
L’emendamento per fermare la macellazione dei cavalli
In linea con la nostra petizione, le Senatrici Julia Unterberger e Aurora Floridia hanno proposto il riconoscimento degli equidi come animali di affezione chiedendo di vietare in tutta Italia la macellazione degli equidi e la loro esportazione a tale scopo, anche in via indiretta, nonché la vendita e il consumo delle loro carni.
Secondo una recente indagine pubblicata insieme al centro di ricerche e sondaggi Ipsos, l’83% della popolazione italiana dichiara già di non consumare carne di cavallo.

La maggior parte (il 44%) sceglie di non farlo perché non è abituato e non ne è incuriosito, mentre il 42% adduce motivazioni emozionali, provando per esempio empatia per questo animale, e il 31% segue motivazioni etiche, considerando i cavalli soprattutto come animali “da compagnia”.
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