Un nuovo biopesticida a base di batterista dimostrando di essere un’arma letale contro le zanzare portatrici di malaria, comprese quelle resistenti agli insetticidi. Sviluppato dai ricercatori della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health, potrebbe essere la chiave per ridurre drasticamente i casi senza controindicazioni.
Il prodotto rivoluzionario si basa su cellule morte di un batterio presente naturalmente nel suolo, chiamato Chromobacterium. Questo, studiato per oltre un decennio, è stato scoperto per caso durante una ricerca sui microbi intestinali delle zanzare selvatiche a Panama.
Le analisi hanno rivelato che lui non solo impedisce alla zanzara di trasmettere la malaria, ma in dosi elevate è capace di uccidere larve e adulti. Una soluzione alle super zanzare che stanno nascendo!
Per evitare le complicazioni di un batterio vivo, i ricercatori hanno trasformato queste cellule in una polvere stabile e facile da utilizzare. Questa formula mantiene intatte le sue proprietà moschicide, ha una durata di conservazione di anni, resiste al calore e non è tossica per gli esseri umani o altri mammiferi.
Una delle caratteristiche più affascinanti di questo biopesticida è la sua capacità di contrastare la resistenza agli insetticidi chimici, un problema crescente nella lotta alla malaria. I test condotti in ambienti controllati in Burkina Faso hanno dimostrato che anche in dosi minime, le zanzare diventano più vulnerabili e hanno sviluppato una ridotta capacità di cercare cibo.
Il segreto sta nella capacità del prodotto di alterare un enzima chiavenel sistema di disintossicazione delle zanzare, trasformando il loro stesso meccanismo di difesa in un’arma contro di loro.
Se i risultati preliminari saranno confermati, potrebbe diventare uno strumento essenziale nella lotta globale contro la malaria. Ma voi sapete cosa accadrebbe se le zanzare non ci fossero più?