Un regalo speciale per far felice chi vi sta a cuore

Giovanna Ghezzi, milanese, vive e lavora tra la città e le montagne della Valle Intelvi, vicino al Lago di Como e a Lugano (Svizzera)

ECCO I MERAVIGLIOSI RITRATTI DI GIOVANNA

Dopo gli studi artistici, si specializza nel campo dei Pets Portraits con i quali ottiene importanti riconoscimenti e critiche (Prof. Lorenzo Vigna il Maggiora, Dott. Maurizio Sciaccaluga per AQ Case Parigi e diverse riviste come: Case&CountryWorkingDogsIl LabradorQuattroZampe).

Inizialmente la tecnica utilizzata è la tempera, di non facile esecuzione. I gesti precisi, si sono con il tempo, alleggeriti e grazie alla conoscenza delle principali tecniche pittoriche e alla sperimentazione, ha iniziato a dipingere oggetti e la natura circostante, con un occhio di riguardo agli animali.

L’uso istintivo ed originale dei colori conferisce alle raffigurazioni nuove interpretazioni e le arricchisce di sensazioni evocative.

Giovanna percorre anche altre vie per esprimere le sue emozioni e ha un grande successo, ma ritrarre gli animali che lei ama immensamente, le danno le maggiori soddisfazioni, li ritrae da una fotografia che i proprietari le forniscono e passo passo, mostra ai committenti l’avanzamento del lavoro, poi consegna l’opera finita che viene accolta con emozione perchè è identica all’originale.

Si avvicinano le feste, a volte non si sa cosa regalare agli amici o ai parenti, donare il ritratto di un animale che amano sarà una sorpresa meravigliosa. Per realizzare il quadro occorre solitamente una settimana, se desiderate far ritrarre il vostro cane, gatto, cavallo, ecc. contattate Giovanna a questo indirizzo email: gghezzi@gmail.com

ECCO I MERAVIGLIOSI RITRATTI DI GIOVANNA

Manuela Valletti

Vendita di animali nei negozi: stop in molti Paesi dal 2024

Tommaso Barbiero

In Italia sono oltre 20 milioni. Vivono in simbiosi con i loro padroni e sono a tutti gli effetti dei membri aggiunti della famiglia. Cani, gatti, e altri mammiferi di piccola taglia si possono acquistare – almeno fino ad oggi – praticamente ovunque.

A partire dal 2024, però, cambiano le regole sulla vendita di animali nei negozi. Non sarà più possibile entrare e uscire da un negozio con in braccio un nuovo amico, cane o gatto che sia. Questo esclusivamente in virtù della tutela del loro benessere: se il ‘900 è stato il secolo dei diritti umani, il XXI secolo potrebbe esserlo per quelli degli animali.

Dove si acquistano cani o gatti oggi

Chi desiderasse acquistare un cane o un gatto avrebbe, oggi, l’imbarazzo della scelta. Lo si può fare in allevamento, che garantisce il rispetto della purezza della razza e gli adeguati processi di selezione, effettuati secondo criteri specifici che tengano conto, in primis, della salute dell’animale.  Un’altra opzione può essere la cessione tra privati, anche soltanto come regalo. Il passaggio di proprietà tra un soggetto e un altro avviene, in questo caso, senza nessun tipo di formalità o contratto scritto a cui sottostare.

Infine, esiste la possibilità di rivolgersi a negozi specializzati nella vendita di animali. Anche in questo caso non è richiesto alcun titolo specifico, nessuna licenza o particolare esperienza sul campo. L’unica disposizione che regola la vendita di animali tra privati o nei negozi è il decreto 529 del 1992, che vieta la commercializzazione di animali proposti come “di razza” senza certificato pedigree.

Le criticità della vendita di animali nei negozi

È una pratica non frequente come in passato, ma neanche completamente estinta. È ancora possibile, in Italia, acquistare un cucciolo direttamente dalla vetrina di un negozio. Dietro questo metodo di vendita si nascondono però numerose criticità, di carattere morale, legale, e del benessere dell’animale. Nei negozi gli animali vivono esclusivamente in cattività, e sono venduti al pari di qualsiasi altra tipologia di merce; cosa che, in quanto esseri senzienti con necessità etologiche e biologiche chiare, non sono.

Una delle criticità maggiori riguarda, poi, le lacune in materia di tutela del benessere dell’animale. Nei negozi specializzati nella loro vendita, i cuccioli affrontano una separazione precoce dalla madre e vivono in ambienti privi di stimoli e angusti, come vetrine o gabbie. Fattori, questi, che aumenteranno esponenzialmente la possibilità che i cuccioli, crescendo, possano incorrere in problemi di salute o caratteriale. Dal punto di vista legale, non è raro che una struttura di questo tipo nasconda illeciti di tipo fiscale o di tracciabilità. Ma il problema più grande rimane, in questo senso, la dubbia provenienza degli animali, che potrebbe alimentare il sistema del traffico illecito, un meccanismo purtroppo rodato e sempre attuale.

I Paesi che dicono basta alla vendita di animali nei negozi

“New York sta agendo per porre fine alla filiera delle fabbriche di cuccioli”: è così che Kathy Hochul, governatrice dello stato americano, presenta il provvedimento di legge sul tema della vendita di animali. Dal 2024 a New York non sarà più possibile acquistare cuccioli nei negozi di animali. L’obiettivo dichiarato è quello di prevenire l’acquisto e la vendita di animali provenienti da allevatori abusivi, che non si occupano di cure veterinarie, alimentazione e socializzazione adeguata.

Anche la Francia, ormai da diverso tempo, è impegnata in una vera e propria battaglia legislativa contro i maltrattamenti sugli animali. È in scia a una serie di provvedimenti su questo tema che è stata introdotta la legge secondo la quale, da gennaio 2024, nel paese sarà vietata la vendita di cani e gatti nei negozi. In più, per scongiurare al massimo gli acquisti impulsivi, sarà introdotto un “certificato di conoscenza” necessario all’acquirente per far sì che possa portare avanti l’impegno a prendersi cura dell’animale.

E in Italia?

In Italia non esiste, salvo qualche accorgimento, nessun tipo di limitazione al commercio di animali entro i confini nazionali, in particolare nei negozi e nel libero mercato tra privati. Anche nel Belpaese, però, qualcosa in quest’ottica inizia a muoversi.

In mancanza di una normativa nazionale che vieti la vendita di animali nei negozi, è a livello locale che la pratica ha iniziato ad essere regolamentata, con provvedimenti comunali e regionali. Roma e Milano stanno facendo da battistrada: nella capitale e nel capoluogo lombardo, infatti, da diverso tempo è vietata l’esposizione di animali nelle vetrine o all’esterno del punto vendita.

Un piccolo passo, certo, ma comunque indispensabile affinché anche l’Italia inizi a fare propria questa missione. Una missione tanto difficile quanto nobile: per garantire i diritti degli animali e il loro benessere, sarà necessario cambiare un paradigma culturale che, ancora oggi, identifica spesso cuccioli di cane o gatto come una merce di scambio. Gli animali però non lo sono: prendere consapevolezza di questo è il primo passo necessario per contrastare fenomeni come i traffici illeciti o l’allevamento indiscriminato.

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Giaguaro nero, uno degli animali più rari al mondo

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Il famoso giaguaro nero, un animale bellissimo e maestoso che rievoca luoghi e storie pieni di misteri e di avventura.

Giaguaro nero, uno degli animali più rari al mondo
Giaguaro nero, uno degli animali più rari al mondo (Orizzontenergia.it)

Si tratta di uno degli animali più rari in assoluto al mondo: stiamo parlando del giaguaro nero, una specie che evoca sicuramente terre lontane e che viene confusa erroneamente con la cosiddetta pantera nera. In realtà, va precisato che quest’ultima non esiste in natura, ma in realtà non è altro che un leopardo. Un video di qualche tempo fa mostrava l’aggressione di uno di questi animali a un rottweiler.

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Gli animali e il freddo estremo | Sapete che c’è chi può sopravvivere a -50°C?

Di

 Paolo Pontremolesi

 

A differenza di noi esseri umani, alcuni animali sanno perfettamente come proteggersi dal freddo estremo con l’aiuto del proprio corpo.

Il freddo sta pian piano arrivando, anche se quest’anno si sta facendo attendere. Con l’avvicinarsi di dicembre, mese in cui l’inverno inizierà ufficialmente, le temperature stanno calando sempre di più e molte persone scelgono di rinchiudersi in casa e aspettare il primo spiraglio di sole per uscire.

Gli esseri umani non sono naturalmente predisposti per vivere al freddo, anche se alcune popolazioni ci dimostrano una grande capacità di adattamento: gli abitanti della Siberia orientale, in Russia, passano gran parte dell’inverno con temperature che raggiungono i 50° sotto zero. Discorso diverso per gli animali: alcuni di loro si trovano perfettamente a proprio agio con queste temperature.

Un corpo progettato per rimanere al caldo

È il caso della volpe artica, che con il suo splendido mantello bianco invernale è perfettamente equipaggiata per affrontare i climi rigidi. La conformazioni fisica di questo animale sembra progettata esattamente per far fronte a questo tipo di condizioni climatiche: il mantello fornisce isolamento termico, i peli sui cuscinetti delle zampe impediscono loro di scivolare sul ghiaccio e possono arricciare le loro folte code intorno al naso e al viso per tenerli al caldo. Inoltre, il pelo bianco funge da mimetismo per aiutarli a nascondersi dalle loro prede.

il pinguino imperatore è un animale che sa combattere il freddo estremo
I pinguini imperatore si raggruppano e rimangono vicini per combattere il freddo – velvetpets.it

Discorso simile vale per gli orsi polari. Per trattenere il calore, hanno uno spesso strato di pelo, uno strato di grasso isolante di 10 cm e orecchie molto piccole. Il naso nero e i cuscinetti delle zampe sono in grado di assorbire il calore del sole per tenerli al caldo.

Il loro corpo è così predisposto per trattenere il calore che per evitare il surriscaldamento si muovono lentamente e riposano spesso. Hanno anche zampe larghe adatte per nuotare e artigli per catturare prede e scavare tane nella neve.

Quando si pensa agli animali che vivono in climi estremi, impossibile non pensare ai pinguini. Tra quelli che meglio sanno affrontare il freddo ci sono i pinguini imperatore, che hanno un modo di tenersi al caldo molto particolare e che denota una notevole intelligenza: si raggruppano per tenersi al caldo e per proteggersi dai predatori.

E l’elenco è ancora abbastanza lungo: c’è ad esempio il bue muschiato del Nord America che per trattenere il calore ha due strati di pelo diverso, uno corto e uno lungo, ed è dotato di zoccoli grandi e duri per rompere il ghiaccio e trovare acqua da bere.

Come dimenticare, infine, le renne che vivono nell’area intorno al Circolo Polare Artico. In questa zona le temperature invernali si avvicinano a 70° sotto lo zero e, per sopravvivere a questo freddo estremo, le renne hanno un pelo extra-isolante, che copre tutto il loro corpo, dalle punte del naso alla base delle zampe. L’unica parte esterna delle renne non coperta di pelo sono gli occhi.

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