Un’arca di Noé con l’aquila e la lupa: la nuova immagine della garante degli animali

Un’aquila ed una lupa in primo piano. E poi cani e gatti, un elefante, una giraffa ed una decina di altri mammiferi. Tutti sulla stessa barca, l’arca di Noè, impegnata a navigare un mare giallo e rosso: i colori della Capitale.

L’arca di Noè

Massimo Fecchi, disegnatore e fumettista di fama internazionale, ha disegnato l’immagine che ora rappresenta il “Garante per la tutela ed il benessere degli animali”. In una rivisitazione Comics dell’Arca descritta nell’Antico Testamento, il disegnatore ha voluto rappresentare, “in chiave comics”, la mission della nuova figura istituita dal Campidoglio. Un figura che ha il compito di far sentire gli animali, a Roma, in un habitat confortevole. 

L’immagine per la Garante

“Sono davvero felice e orgogliosa che Massimo Fecchi, disegnatore e fumettista di fama internazionale, cittadino romano e grande amico degli animali, abbia voluto realizzare un’immagine per il Garante dei diritti degli animali di Roma Capitale, una riedizione tutta romana dell’Arca di Noè, con gli animali cari alla nostra città” ha commentato Patrizia Prestipino, scelta dal sindaco Gualtieri come Garante degli animali.

“’ Il rispetto parte da qui’ sarà lo slogan che accompagnerà questa immagine, come segno di una cultura del rispetto degli esseri senzienti che deve caratterizzare la Capitale d’Italia”, ha commentato Prestipino che ha assunto l’incarico lo scorso marzo, formalizzato da una conferenza stampa organizzata al gattile di Piramide.

Il disegnatore

Massimo Fecchi, nato a Città di Castello il 7 settembre del 1946, ha collaborato fin dagli anni 60 con diverse testate giornalistiche e periodici per bambini e ha dato vita in Italia ai principali personaggi della Warner Bros., da Tom & Jerry a Bugs Bunny fino a Woody Woodpecker e dal 1997, tramite l’editore Egmont, alle strisce di Paperino per la Disney.

Cosa C’è Dietro il Prurito e i Problemi Gastrointestinali del tuo Cane?

Cane mangia crocchette

Gli animali con allergie ambientali, tendono a soffrire in primavera e in autunno. Molti cani, però, avvertono prurito indipendentemente dal periodo dell’anno.

Se riscontri questo nel tuo amico a quattro zampe, è molto probabile che qualcosa nella sua dieta possa provocare questa reazione.

Poiché la maggior parte delle allergie negli animali domestici, indipendentemente dalla fonte, tende a manifestarsi in pelle pruriginosa e infiammata, può essere difficile inizialmente sapere se un animale ha un’allergia ambientale (stagionale) o alimentare.

È anche importante capire che mentre il termine “allergia alimentare” è comunemente usato, le vere allergie alimentari negli animali domestici sono molto meno comuni delle intolleranze o sensibilità alimentari.

Cani e gatti con sensibilità a qualcosa nella loro dieta, in genere hanno sintomi come prurito della pelle, infezioni della pelle e dell’orecchio e, talvolta, vomito e diarrea. A differenza di esseri umani e dei gatti, che hanno quasi sempre sintomi gastrointestinali (GI) quando consumano cibi reattivi, i cani hanno molte più probabilità di sviluppare prima problemi della pelle. Ci sono alcuni indizi che i sintomi allergici del tuo amico a quattro zampe ci fanno pensare che potrebbero essere legati al cibo, tra questi:

  1. È giovane – sotto i 6 mesi – o i suoi sintomi non sono comparsi fino a quando non aveva più di 6 anni.
  2. La sua razza è incline alle intolleranze alimentari.
  3. Ha piaghe o danni alla pelle intorno alla zona del collo, specialmente sotto il colletto, e presenta prurito intorno alla testa.
  4. Ha ricevuto una terapia steroidea per le allergie (che non consiglio), ma il trattamento non ha fornito sollievo a lungo termine.
  5. Ha sintomi gastrointestinali intermittenti.

Se il tuo animale ha problemi digestivi come vomito, diarrea o stitichezza, è importante riconoscere che questi sintomi sono anche comuni a malattie infiammatorie intestinali (IBD) o quando è presente una permeabilità intestinale (disbiosi).

Queste cose, possono predisporre gli animali domestici a sensibilità alimentari, e non sono sempre indicativi di un’intolleranza a un particolare alimento o ingrediente. Gli animali con infiammazione gastrointestinale, per qualsiasi causa, hanno spesso sensibilità alimentari concomitanti e viceversa. Per migliorare efficacemente questi pazienti a lungo termine, entrambe le condizioni devono essere gestite contemporaneamente per ottenere un miglioramento.

Fonte

Un orango di Sumatra ha utilizzato piante medicinali per curare una ferita

FONTE

Sumatran Orangutan - Denver Zoo

Un caso rivoluzionario di automedicazione animale è stato documentato da un team di ricercatori dell’Istituto Max Planck, guidato da Caroline Schuppli e Isabelle Laumer. Un orango di Sumatra, noto come Rakus, è stato osservato mentre curava una ferita al volto con foglie masticate di Fibraurea tinctoria, una pianta con note proprietà antibatteriche e antiinfiammatorie. Questa pratica, che ha portato a una rapida guarigione della ferita, rappresenta il primo esempio verificato di uso consapevole di piante medicinali negli animali, segnando un significativo avanzamento nella nostra comprensione del comportamento di automedicazione. La pianta utilizzata da Rakus, conosciuta anche come Akar Kuning, è impiegata nella medicina tradizionale per i suoi composti attivi come i furano di Terpenoidi, efficaci nel trattamento delle infezioni e della febbre. Questa scoperta, pubblicata su Scientific Reports, non solo conferma la capacità di autogestione della salute negli oranghi ma potrebbe anche offrire nuovi spunti per la ricerca medica. India, scoperto il serpente più lungo mai esistito

CURA I TUOI ANIMALI CON I FIORI DI BACH, ECCO IL MANUALE PER FARE DA SOLI

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Manuale dei Fiori di Bach e il loro uso per gli animali

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La donnola:uno degli animali più schivi e simpatici dei nostri boschi

Anche se è molto difficile da osservare, visto il suo carattere molto schivo, questo piccolo mammifero in realtà è molto diffuso nelle aree montane del nostro Paese, passando dalle Alpi alla Sicilia, fino alle zone montuose e boscose interne di Sicilia e Sardegna.

Donnola
La donnola, nome scientifico Mustela nivalis, è un mammifero della famiglia dei Mustelidi lungo circa 30 centimetri, di cui 4 centimetri di coda.
Daniele Ingemi

Daniele Ingemi21/04/2024 20:004 min

La donnola, nome scientifico Mustela nivalis, è un mammifero della famiglia dei Mustelidi lungo circa 30 centimetri, di cui 4 centimetri di coda. Ha il corpo snello ricoperto da un pelame soffice di colore fulvo sul dorso e grigio bianco sul ventre. Ha zampe corte, unghie aguzze e orecchie larghe.

Sono segnalati casi di donnole appartenenti a popolazioni montane, che durante l’inverno cambiano pelo assumendo una colorazione completamente o parzialmente bianca, molto simile all’ermellino.

Uno dei più piccoli mustelidi in natura

La donnola è il più piccolo mustelide che possiamo trovare in termini di dimensioni. Non supera i 30 centimetri di lunghezza per un peso compreso tra i 40 e 130 grammi. Il suo corpo snello ed allungato si caratterizza da quattro piccole zampine con cinque dita munite di robusti cuscinetti e unghie affilate che ne fanno un rapido cacciatore.

Donnola
Il suo corpo snello ed allungato si caratterizza da quattro piccole zampine con cinque dita munite di robusti cuscinetti e unghie affilate che ne fanno un rapido cacciatore.

Durante i mesi più freddi infatti varia di lunghezza, spessore e colore, diventando progressivamente più chiaro, fino a sfociare nel bianco per favorire il mimetismo negli ambienti innevati.

Habitat e distribuzione

Anche se è molto difficile da osservare, visto il suo carattere molto schivo, questo piccolo mammifero in realtà è molto diffuso nelle aree montane del nostro Paese, passando dalle Alpi alla Sicilia, fino alle zone montuose e boscose interne di Sicilia e Sardegna.

Il suo grado di adattamento, e la ricerca di cibo le consentono di trovare il giusto habitat sia in zone coltivate, come in aree boschive e incolte. Ultimamente si sta adattando anche agli ambienti rurali, maggiormente urbanizzati.

fonte

ELEZIONI EUROPEE, IL NOSTRO SONDAGGIO: LA TUTELA DEGLI ANIMALI STA A CUORE A QUASI TUTTI GLI ITALIANI

Sondaggio Youtrend/Quorum, in vista delle elezioni europee: la tutela degli animali sta a cuore alla stragrande maggioranza degli italiani, indipendentemente dal colore politico.

Un nuovo sondaggio realizzato per la campagna “Vote for Animals” mostra che per l’85% degli italiani la politica dovrebbe fare di più per gli animali e che il 57% degli elettori preferisce votare per candidati/e che hanno a cuore la tutela degli animali. Altissima, 82%, anche la percentuale degli attenti ai temi animalisti fra gli indecisi e coloro che a oggi si dichiarano astenuti e che quindi potrebbero tornare al voto.

È schiacciante la maggioranza degli italiani che vuole maggiori tutele per tutti gli animali, compresi quelli allevati a scopo alimentare e un italiano su due darebbe la preferenza a candidati/e che abbiano a cuore questi obiettivi. Secondo l’ultimo sondaggio realizzato da Youtrend/Quorum per le principali associazioni nazionali per la difesa degli animali che aderiscono alla campagna “Vote for Animals – Anche gli animali votano” di cui fa parte Animalisti Italiani Onuls, l’85% degli elettori italiani si dichiara interessato alla tutela degli animali, con picchi dell’88% tra gli elettori di Fratelli d’Italia, del 90% tra gli elettori di PD e del 91% degli elettori del Movimento 5 Stelle, fino al 97% di Alleanza Verdi Sinistra.

Tra chi si dimostra concretamente interessato alle varie tematiche che riguardano la tutela degli animali, quasi uno su cinque (18%) alle Europee vorrebbe esprimere una preferenza per un candidato che metta espressamente al centro del suo programma questo tema. Molti elettori di questo tipo si trovano davanti una politica che fino ad oggi non ha soddisfatto le loro esigenze: l’83% di loro, infatti, è d’accordo con l’affermazione “i partiti non rappresentano la mia sensibilità verso gli animali”.

Gli italiani e le italiane che hanno a cuore la salvaguardia degli animali sono una maggioranza schiacciante all’interno di tutti i segmenti demografici: uomini e donne, giovani e anziani, elettori di destra, di centro e di sinistra. In tema di preferenze, gli elettori che hanno manifestato un interesse per la difesa degli animali performano ancora meglio della media nazionale (54%), con un 24% che afferma che sicuramente esprime una preferenza e un 36% che probabilmente lo farà, per un totale di 60%.

Sui temi specifici gli italiani chiedono maggiori tutele, senza distinzioni tra animali. Il 76% di tutti gli elettori vuole l’eliminazione di pratiche crudeli negli allevamenti, mentre il 63% vuole restrizioni anche a livello UE sulla produzione e commercializzazione di pellicce. Il 73% chiede standard minimi chiari per tracciabilità, allevamento e cessione di cani e gatti e il 70% vuole maggiori protezioni per la fauna selvatica.

I dati che abbiamo rilevato parlano chiaro. Gli italiani sono un popolo che ama gli animali e ha a cuore il tema della loro tutela” afferma Salvatore Borghese, cofondatore e senior analyst di Quorum/YouTrend. “A differenza di molti altri temi che indaghiamo regolarmente, quando si parla di tutela degli animali, in tutte le sue declinazioni, riscontriamo una condivisione elevatissima, che va oltre le differenze anagrafiche e politiche. È sicuramente un tema difficile da ignorare per chi fa politica e deve rappresentare – e intercettare – il consenso degli elettori”.

Con la campagna Vote for Animals in Italia diamo voce a milioni di italiani e italiane che chiedono di più per gli animali e che si aspettano candidati e candidate che faranno la propria parte anche in Europa. Le elezioni europee di giugno sono un’opportunità unica per tutti i partiti italiani per mostrare al proprio elettorato che lavoreranno anche in questa direzione, prendendo impegni concreti come quelli proposti dalla nostra coalizione. Chiediamo a tutti i partiti, candidati e candidate di aderire ai nostri 10 punti programmatici e di lavorare in Europa per un mondo con più diritti per tutti gli animali, per l’ambiente e per la nostra salute concretizzando così davvero il principio One Health” dichiarano le associazioni.

*Le organizzazioni coordinatrici di Vote for Animals in Italia sono Animal Law Italia, CIWF Italia, Essere Animali e LAV. Aderiscono Animalisti Italiani, Animal Equality Italia, ENPA, LAC, Leidaa, LNDC Animal Protection, Save the Dogs.

Nota metodologica:
Sondaggio svolto con metodologia CATI, CAMI e CAWI tra il 4 e il 9 Aprile 2024 su un campione di 1500 intervistati rappresentativi della popolazione maggiorenne residente in Italia, indagati per quote di genere ed età incrociate, stratificate per titolo di studio. Il margine d’errore è del +/- 2,5% con un intervallo di confidenza del 95%

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